Nel 1970 la bioetica è stata definita come la disciplina che combina la conoscenza biologica con la conoscenza del sistema dei valori umani.
La bioetica si sofferma sugli aspetti operativi che condizionano quotidianamente la pratica all’interno dei contesti ospedalieri ed assistenziali in genere e che con la bioetica devono esplicitamente o implicitamente confrontarsi con puntualità per arrivare a garantire alla persona il mantenimento della propria individualità, della sua biografia e della sua libertà.
La consulenza psicologica in area bioetica è rivolta alle istituzioni assistenziali, agli operatori in campo medico e sociale e a coloro che desiderano rivolgersi al consulente per una chiarificazione o una consulenza psicologica incentrata su tematiche di ordine etico.
Le finalità della consulenza psicologica in area bioetica possono essere individuate nelle seguenti tematiche:
Inoltre, nella consulenza psicologica in ambito biomedico trova spazio il supporto nella gestione della comunicazione medico-paziente, nel rapporto con il familiare del paziente stesso e nella presa di decisioni relative alle condizioni della persona malata e dei successivi trattamenti.
In tali ambiti può rivelarsi utile una valutazione di tipo psico-sociale, che possa ricondurre alla considerazione della realtà che l’operatore attivo in svariati settori socio-sanitari (come la medico di base, l’operatore nel settore delle cure palliative, dell’oncologia, ecc.) deve quotidianamente affrontare. La realtà è quella relativa al singolo paziente, nella sua individualità e nell’unicità del suo complesso di condizioni fisiche, vissuti psico-emozionali, eventi biografici ed esperienze. Rappresenta cioè un ponte virtuale tra l’operare e la realtà vissuta dalla persona e dalla sua famiglia, per la pianificazione di un adeguato programma assistenziale.
Dunque la discussione etica deve essere intesa soprattutto come luogo privilegiato di pensiero sull’agire umano del come si “abita” il rapporto con la persona malata (o il suo familiare), con la malattia e con il mondo.
Il supporto psicologico specialistico può, inoltre, offrire alla persona l’opportunità di condividere e rielaborare con un esperto, adeguatamente formato, i sentimenti, le emozioni, i bisogni e le speranze legate per esempio ad un percorso terapeutico o ad una particolare fase della vita. L’accurata valutazione dei bisogni e dello stato psicologico complessivo della persona contribuirà alla messa a punto di interventi personalizzati, incentrati sulle necessità e sulle lacune percepite dal paziente, sulle sue credenze riguardanti gli aspetti della vita e della morte e sui suoi stili di coping.